I volumi digitalizzati comprendono la quasi totalità delle edizioni piacentine del secolo XVI e una parte di quelle dei primi decenni del secolo XVII. Si tratta complessivamente della riproduzione integrale di 205 opere (di cui 138 cinquecentine, 62 seicentine, 2 opere del ’700 e 3 dell’800). In questa sezione si presentano suddivise per Fondo di appartenenza e sono proposte come lista. Dalla pagina di visualizzazione di ciascuna lista è possibile passare alle altre tramite gli appositi bottoni. È altresì possibile, utilizzando il bottone Tutte, visualizzarle fuse insieme. Tanto le singole liste che quella cumulativa possono essere variamente ordinate, cliccando sull’intestazione delle colonne. L’icona nell’ultima colonna attiva l’accesso alla risorsa digitale. L’informazione che un’opera è disponibile in formato digitale è comunque veicolata dall’icona Sfoglia il volume che compare nell’ultima colonna di un elenco risultante dalla ricerca google-like o avanzata, o in alto a destra, quando si sta visualizzando la scheda accompagnata dai dati indicizzati è un link all’opera digitalizzata.
La lista relativa al Fondo Pallastrelli (incluso nel Fondo Comunale) evidenzia la rilevanza di questo fondo risultante dall’acquisizione della ricchissima collezione del conte Bernardo Pallastrelli (1807-1877) da lui destinata alla Biblioteca con testamento del 1877. Comprende centinaia di manoscritti di argomento piacentino (statuti, cronache, opere letterarie di autori locali) ed una abbondantissima raccolta di edizioni piacentine, dal momento che la sua raccolta si configura come collettore della gran parte dei documenti e delle stampe utilizzati dagli storici che lo precedettero, già in gran parte confluiti nella raccolta del canonico piacentino Vincenzo Benedetto Bissi (1771-1844), che egli era riuscito ad acquistare.